In 2008, faced with the challenges of global climate change, security of energy supply and the increasing scarcity of natural resources, the European Union (EU) committed to reduce greenhouse gas emissions by 20%1, pledged to ensure that 20% of EU final energy consumption would come from renewable energy sources, and called for a reduction in energy use across Europe by 20%. The targets for emissions and renewable energy sources were made legally binding; the EU is on track to achieve these targets. The commitment to save 20% of energy was not made legally binding and as a result, as it stands today, the EU is expected to achieve only 9% of its targets by 20202, not even 50% of its energy savings goal.

Mai come oggi il risparmio energetico è stato così importante. Una maggiore efficienza energetica è la soluzione meno costosa, più veloce, sicura, facile e pulita per garantire la sicurezza energetica e climatica. E’ un settore in cui l’industria europea è all’avanguardia ed in cui il giusto equilibrio di decisioni politiche e scelte economiche può incrementare e proteggere la competitività dell’Europa. Le nostre imprese possono beneficiare della necessità ormai globale di maggiore efficienza energetica, sempre più cruciale in un mondo con risorse limitate.

L’Europa é ad una svolta: rompere la dipendenza dai combustibili fossili attraverso un’offensiva contro lo spreco di energia utilizzando l’enorme potenziale rappresentato dall’efficienza energetica oppure non prendere le decisioni necessarie e lasciarci vulnerabili ai rialzi dei prezzi, alle turbolenze politiche ed alle tecnologie obsolete.

Senza impegni vincolanti per una maggiore efficienza energetica entro il 2020 e una visione chiara di lungo periodo in favore di un’economia basata sull’efficienza energetica, l’Europa è destinata ad essere molto vulnerabile.